Informazioni su Pavia

È oramai praticamente certo che Celti e Liguri si stabilirono nell'area della confluenza tra i fiumi Ticino e Po già nel III secolo a.C., mentre la fondazione della Ticinum romana è datata al 41 a.C., e lo schema delle strade principali del centro storico richiama ancora visibilmene l'antico schema romano. L’importanza di Pavia crebbe rapidamente grazie alla sua posizione strategica, ed anche dopo la fine dell'impero romano, la città continuò ad avere un ruolo di primo piano anche nel pieno dell'era barbarica. In particolare, per circa due secoli (568-774) a Pavia fu stabilita la capitale dei territori governati dai Longobardi, che comprendevano gran parte dell’Italia attuale. In questo periodo furono erette alcune delle chiese più antiche: la più notevole, la chiesa di S. Michele, un capolavoro unico realizzato in pietra arenaria che per molti secoli fu utilizzata per incoronare i re che governavano il Nord Italia, e la chiesa di S. Pietro in Ciel d'Oro, dove il corpo di S. Agostino è conservato all'interno di un'imponente arca funebre gotica costruita nel XIV secolo. Dopo questo periodo, la città mantenne la sua importanza anche sotto il controllo del Sacro Romano Impero, e nell'anno 825 Pavia ottenne dall'Imperatore Lotario la Scuola Papiensis, segnando un passo fondamentale verso l'istituzione di un centro per l'istruzione superiore. L'età d'oro di Pavia finì nel 1360 quando, dopo una lunga serie di guerre con Milano, la città perse la sua indipendenza e divenne parte del Ducato di Milano. Tuttavia, il cambiamento portò anche un importante beneficio, perché nel 1361 Pavia ottenne lo Studium Generale. Questo evento marca di fatto la nascita dell’Università, che può essere considerata una delle più antiche in Europa, e che per circa centocinquanta anni fornì un traino fondamentale per la crescita economica e sociale di Pavia. Nel 1525, la battaglia di Pavia segnò l'inizio di una nuova era difficile per il nord Italia, sotto l'occupazione spagnola e austriaca. Anche l'Università subì le sorti avverse del periodo, fino alla sua riorganizzazione nel XVIII secolo sotto gli auspici degli imperatori austriaci Maria Teresa e Giuseppe II. Molti degli edifici storici dell'Università furono eretti in quel periodo, quando eminenti studiosi vi stabilirono la loro cattedra, tra cui Ugo Foscolo, Antonio Scarpa, Lazzaro Spallanzani e Alessandro Volta. Nei primi decenni dell'Ottocento, la posizione di Pavia era strategica, trovandosi molto vicina al confine tra i domini austriaci ei territori governati dalla famiglia reale dei Savoia; ciò, insieme al fervido ambiente accademico che vi si trovava, rese la città un putno focale del Risorgimento. Da allora, l'Università di Pavia ha mantenuto un ruolo di primo piano in tutti i campi, dalla legge all'economia, dalla medicina alla scienza e all'ingegneria.


Il Cortile Volta è dedicato ad Alessandro Volta, professore di fisica all'Università di Pavia dal 1778 al 1799. Egli è rappresentato con i tipici abiti del professore e con la pila di Volta nella mano sinistra.


L'Aula Volta, dove Alessandro Volta teneva le sue lezioni.



Pavia, la città delle "cento torri", costruite dalle famiglie nobili per simbolizzare il loro potere. Delle 78 torri effettivamente presenti, 35 ancora esistono e di altre 16 ci sono dei resti. Tra le più importanti ancora esistenti si annoverano le tre torri in piazza Leonardo da Vinci, con la Torre del Maino che svetta con i suoi 51 metri di altezza.


Il palazzo del Broletto, in piazza Vittoria, è un edificio del XII secolo. Attualmente ospita la sede dello IUSS (Istituto Universitario di Studi Superiori).


La statua di Minerva in piazza Minerva.


La Certosa di Pavia fondata nel 1396, a soli 8 km a nord di Pavia.


Vista del Ponte Coperto e del Duomo di Pavia.